La potatura invernale della vite, detta anche potatura secca, viene eseguita ogni anno durante il riposo vegetativo della vite con l’obiettivo di conseguire l’equilibrio tra l’attività vegetativa e l’attività produttiva della pianta e che ha ripercussioni sulla resa e sulla qualità dell’uva che si raccoglierà durante la vendemmia.
Con questa operazione viene asportata una quota ingente (80-95%) del legno prodotto per abbassare il numero di grappoli presenti su ciascuna pianta, migliorare la qualità delle uve, limitare la produzione rendendola regolare e costante, favorire una rapida messa a frutto, aumentare le dimensioni dei grappoli, ridurre la necessità del diradamento per il controllo della produzione.
Si distingue in potatura di allevamento e potatura secca.
POTATURA DI ALLEVAMENTO
Si applica a partire dalla messa a dimora della barbatella fino al 2° 4° anno di vita della pianta (giovane e improduttiva) con lo scopo di assicurare lo sviluppo della struttura scheletrica della vite in rapporto al sistema prescelto e raggiungere l’inizio della messa a frutto delle piante.
POTATURA DI PRODUZIONE O POTATURA SECCA
La potatura secca si esegue una volta l’anno durante il periodo di riposo della vite (gennaio-febbraio) ed è utilizzata per
- assicurare il mantenimento della forma e delle dimensioni delle singole viti
- agevolare tutte le operazioni colturali
- regolare il carico di gemme per ceppo
- scegliere le migliori gemme in rapporto alla loro capacità produttiva
- distribuire le gemme in maniera ottimale su ciascuna vite
- ottenere la vegetazione di rinnovo nei punti desiderati
- raggiungere l’equilibrio tra fase produttiva e vegetativa
- raggiungere la qualità desiderata e la lignificazione tralci.
Si parla di potatura corta quando si prevedono dalle 7 alle 10 gemme per pianta dalla quale si otterrà una produzione di elevata qualità e minore quantità., di potatura lunga quando il numero di gemme è più elevato, tra 15 e 25 , dando origine ad una produzione molto abbondante ma di minore qualità.
La tipologia di potatura cambia in base a diversi fattori: l’età della pianta, la tipologia di vigneto, l’ubicazione del terreno, l’obiettivo del viticoltore ecc.
Esempi di potatura:
GUYOT
Nel guyot si applica una potatura mista, vista la presenza di uno sperone e di un capo a frutto.
È effettuata sopprimendo il vecchio capo a frutto (taglio del passato), raccorciando il più alto dei tralci del vecchio sperone (taglio del presente a 7-8 gemme) e speronando a 2 gemme il più basso (taglio del futuro). Nei casi di viti che si innalzano in modo eccessivo si cerca di riabbassarle con un eventuale sarmento che spunta nella parte inferiore del ceppo.
1 Taglio del passato: legno vecchio
2 Taglio del presente: si accorcia il capo contenente le gemme a frutto, che non devono essere più di 10-12.
3 Taglio del futuro: si lasciano 2 gemme che costituiranno il capo a frutto dell’anno
GUYOT SEMPLICE
GUYOT DOPPIO SOVRAPPOSTO
A rinnovo sperone
B capo a frutto 1
C capo a frutto 2
GUYOT DOPPIO BILATERALE
A rinnovo sperone
B capo a frutto 1
C capo a frutto 2
CORDONE SPERONATO
Nel cordone speronato vengono mantenuti speroni di 2-3 nodi su branche permanenti; per poterla applicare è necessaria una sufficiente fertilità delle gemme basali.
Dei due tralci dello sperone dell’anno precedente, il migliore e possibilmente il più basso si sperona a 2-3 gemme, mentre il superiore va soppresso.
Su questa forma di allevamento è eseguibile la potatura meccanica (macchine dotate di organi di taglio che speronano i tralci a 2-3 gemme mentre avanzano) che richiede 3-5 ore ad ettaro, abbassando i costi rispetto a quella manuale che si esegue con la pinza multifunzione.
A rinnovo sperone
B capo a frutto 1
C capo a frutto 2
POTATURA VERDE
La potatura verde viene realizzata un paio di volte, nel periodo della primavera estate. Questa permettere di dare alla pianta la sua forma pulendo i germogli fuoriusciti dal tronco (la cosiddetta spollonatura).
Altro scopo della potatura verde è l’aerazione dei grappoli e uno sviluppo verticale della pianta.
Maria Teresa Gasparet