In occasione della Festa della Donna che si celebra in tutto il mondo, Sorsi e Percorsi e Hotel Santin, hanno aderito con entusiasmo alle “Giornate delle Donne del Vino” che quest’anno si svolgono dall’1 al 12 marzo.
Per il tema del 2023 scelto dalla Presidente Daniela Mastroberardino che è DONNE, VINO: UN MONDO UNITO, Sorsi e Percorsi insieme all’ Hotel Santin, hanno proposto una serata in cui l’ARTE di Marisa Bidese ha incontrato la cultura gastronomica spagnola con uno dei piatti più rappresentativi del Paese, la PAELLA e la cultura vitivinicola friulana con i VINI delle Donne del Vino
Al vernissage della mostra di Marisa Bidese presentato dalla professoressa Franca Benvenuti, la nostra sommelier Maria Teresa Gasparet ha intrattenuto gli ospiti con una degustazione di spumante di Ribolla Gialla Brut abbinato a una delle opere esposte.
Un connubio “Arte & Vino” ricco di suggestioni “insolite” in cui Maria Teresa ha guidato gli ospiti alla scoperta della corrispondenza che può esistere tra l’arte creativa di Marisa Bidese che realizza le sue opere con carta vegetale utilizzando gli scarti alimentari fibrosi e l’arte di “fare vino”!
Nella degustazione molto apprezzata dal folto pubblico, il rapporto di corrispondenze evocative del gusto, del profumo, dei sapori e delle suggestioni immateriali, hanno trovato equilibri, emozioni e stimolanti contrappunti con il vino presentato
La serata è continuata con una cena a base di paella abbinata a quattro vini del territorio pordenonese presentati dalle vignaiole dell’Associazione Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia.
MARISA BIDESE
Nata in Francia nel 1952, si trasferisce in Italia nel 1980.
La sua formazione artistica ha inizio nello studio del pittore Ugo Tonizzo dove apprende le tecniche del disegno e della pittura. Segue le sue lezioni per molti anni.
Negli anni Ottanta inizia, con delle tele di carattere figurativo, l’attività espositiva. Tra queste una mostra collettiva presso Villa Cattaneo a San Quirino (Pordenone) insieme al Maestro Tonizzo. Successivamente prosegue e perfeziona gli studi sulle tecniche pittoriche presso la “Scuola Internazionale” di Venezia. Dopo l’esperienza veneziana, negli anni Novanta abbandona definitivamente la pittura e inizia un percorso di sperimentazioneadottando per la realizzazione delle opere materiali vari per lo più riciclati.
Dapprima carta e carta vegetale, poi, negli anni Duemila, vestiti usati quali maglioni, pantaloni, camicie e indumenti intimi con cui realizza installazioni anche di grandi dimensioni. La forma installativa diventa il suo medium espressivo privilegiato.
Negli ultimi anni la ricerca sui materiali la porta a creare opere composte da originali fogli di carta vegetale utilizzando gli scarti alimentari fibrosi quali la cipolla, il pomodoro, i carciofi o gli asparagi. Attualmente, grazie allo studio e all’esperienza, realizza opere e installazioni site-specific utilizzando con disinvoltura i materiali più svariati. Ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.